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Incontro Fiabe e Miti
Mercoledì 11 Febbraio 2015, 08:15pm
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Contatto 3388499844
incontro del 11 Febbraio sera ore 20.15 in via dei Lamponi,1 per la serata mensile con tema Fiabe, Miti, Romanzi.Vi chiedo di ricordare la vostra fiaba preferita, o mito, o personaggio di un romanzo. Le iscrizioni si concluderanno con 12 partecipanti massimo. 
I miti e le fiabe grazie al loro potere di rivelare le dinamiche in gioco e di sviluppare le potenzialità dei protagonisti e i loro inciampi di ruolo ed emotivi, offrono spunto per toccare i temi legati non solo all’infanzia ma all’intera esperienza universale legata agli esseri umani nelle varie fasi della loro esistenza. Le tematiche vanno dal distacco, al divieto, alla segregazione, alla reclusione, alla sventura, al superamento, l’allontanamento dei bambini, il loro ratto, la maga, il dono dell’oggetto fatato, sono motivi ricorrenti. Le fiabe, le storie e i libri possono essere usati per aiutare le persone ad acquisire consapevolezza sugli eventi che accaduti ed il racconto delle storie coinvolge la distanza, l’identificazione e la proiezione e porta a considerare soluzioni alternative alle situazioni problematiche e porta a sviluppare strategie nuove. 
La drammatizzazione in particolare da l’opportunità di giocare in una situazione minacciosa ma sentendosi in un ambiente sicuro, per rivivere le esperienze.
 Il gruppo può essere di grande aiuto in questo. Laddove ad esempio una piccola Cappuccetto Rosso non sappia cosa fare di fronte al Lupo i compagni, tramite il doppiaggio, le loro soluzioni, il semplice sostengo, possono farla uscire dall’empasse. L’attività di drammatizzazione porta realtà nel qui ed ora e i sentimenti sono proiettati, nuovi ruoli sono apprese, nuove decisioni vengono prese, vecchie gestalt vengono chiuse. 
Nella psicoterapia è importante osservare come miti, fiabe e romanzi si svolgono nella vita delle persone: Ci sono due tipi di eroe, quello che sceglie di intraprendere un viaggio e quello che non lo sceglie. Nel primo tipo di avventura, l’eroe si assume la responsabilità e sceglie intenzionalmente di compiere l’impresa.
Scoprire il copione che racchiude le credenze e le azioni fondamentali della nostra esistenza fino a questo momento è fondamentale: la vecchia storia ci ha sostenuti, anche in modo disfunzionale e incongruente fino ad ora, ha dato forma alle nostre emozioni, a volte ci ha consacrati alla sofferenza. Ora la vecchia storia non funziona e non ne abbiamo ancora imparata un’altra. Questo mi sembra essere il compito del terapeuta: aiutare i pazienti nel riconoscimento del mito che li ha sostenuti (posseduti direi) fino ad ora e nella scelta di un nuovo orientamento, che non dev’essere definitivo ma funzionale ad uno spostamento, ad un movimento esistenziale che posa far sperimentare il nuovo, altra possibilità. 
Paolo Quattrini sostiene che il mito non è qualcosa da raggiungere, va inseguito non perseguito. Per come l’ho inteso è iniziare a giocare ad un gioco diverso, che richiede coraggio e un sacrificio narcisistico molto forte, che si tratti di Cenerentola o di Persefone, di una fiaba o di mitologia. La maggior parte di noi cela, tra i suoi segreti, la propria fiaba preferita, fiaba che è spesso paragonabile alla trama della nostra vita.
Luogo Via dei Lamponi, 1