Body Work- un rngraziamento al dottor Sergio Mazzei mio maestro per l'insegnamento ed i riferimenti teorici e pratici

"Il corpo è un tempio a cui bisogna bussare"

Paura, Dolore, Rabbia: Emozioni di base. Sono promotrici di evoluzione, costringono l’individuo a svilupparsi; la paura ci protegge, l’aggressività ci fa conquistare e mettere i confini, il dolore sciogliere le ferite: sono cavalli selvaggi che se governati portano all’evoluzione, diversamente ci calpestano. Con l’apertura del respiro si offre la possibilità di far uscire queste emozioni (ex movereà dall’interno all’esterno), che sono antiche, risalgono ai primi tempi della nostra vita e  portano il paziente ad un’interazione antecedente ai tre anni.

Se vengono vissuti nella relazione o riconosciuti:
Rabbia diviene potenza, assertività
Paura diventa protezione e fuga salvifica per difendere dei nostri confini
Dolore diviene motivazione ed energia per cambiare

Se vengono inibiti danno:
Rabbia:ira, odio, risentimento
Paura: panico e paranoia
Dolore: disperazione, non azione

Respirare è il primo modo per prendere contatto con l’ambiente. La funzione del respiro è automatica, ma per esempio a differenza del cuore, possiamo bloccare il respiro per qualche minuto, trattenerlo, respirare più corto più lungo …diciamo che, entro certi limiti, possiamo modificare il respiro con la volontà.  I polmoni sono i più grandi organi esterni, stanno dentro accartocciati, se li dispiegassimo occuperebbero la superficie di mezzo campo di calcio. Se blocco il respiro, libero adrenalina, il cuore batte più forte, il respiro diventa più corto, superficiale, veloce. La circolazione si concentra tra cuore e testa, il resto va in risparmio energetico per le funzioni vitali, la milza si prepara a rilasciare mezzo litro di sangue e siamo pronti per la fuga. Con questa configurazione dell’organismo possiamo non sentire dolore, possiamo camminare sui sassi e non sentire niente. Il blocco del respiro è legato all’ansia. Ci sono persone sempre in allerta che respirano costantemente col torace. Quando hanno imparato a fare così magari asserviva alla situazione, ma poi diventa un’abitudine, un adattamento, un automatismo. Per entrare in empatia con l’altro posso ricalcare il suo respiro. Con l’esperienza di iperventilazione se si ha ansia aumenta ma con una guida, si può contattarne la radice e liberarla. 

Esperienza di respirazione: Paziente sdraiato-terapeuta esercita pressioni sul torace e sulla pancia. Il corpo è il luogo di eccellenza dell’esperienza. L’approccio psicosomatico è fuorviante poiché mette insieme parole (corpo e mente) che in realtà sono già unite. La psicosomatica non ha fatto altro che contribuire a dividere l’essere umano. Perls è stata la prima persona che si è preoccupata di combattere l’alienazione del proprio corpo. A partire dal linguaggio, ci ha obbligati a riprendere possesso del proprio corpo, parlando in termini come “la mia testa, il mio stomaco, il mio fegato”, piuttosto che usare la terza persona per riferirci al nostro copro e alle sue parti: la testa, lo stomaco, il fegato. Imparare ad ascoltare i messaggi che il corpo ci invia, “ascoltarli come segnali di un amico che ci fa notare limiti e fantasie che non vogliamo vedere e che, in questo modo, ci impedisce di autoingannarci.  Una delle tecniche utilizzate è quella della drammatizzazione in cui i diversi partecipanti personificano i diversi organi stando in relazione tra loro. In generale i seminari esperienziali hanno come finalità quella di addestrare i terapeuti ad agire come Io ausiliario nei dialoghi gestaltici dei pazienti che presentano disturbi “organici”.

Intraprendere una terapia gestaltica implica fare in modo che la persona riesca ad essere consapevole della relazione di totalità che c’è tra sé, il proprio organismo, le emozioni, le aspettative e le teorie che hanno orientato la sua vita.

 Fasi del processo:

  1. Il corpo è imbalsamato, la respirazione è corta
  2. Il respiro si apre e si modifica lo schema corporeo e si attivano delle strategie difensive per proteggersi dall’esterno dentro e dall’interno. Iniziano delle contrazioni, o polarità tra spinta e trattenuta
  3. Incubazione (precontatto) sensazioni fisiche alle mani, alle labbra, vampate di calore, intorpidimento e formicolio
  4. Trembling: le emozioni spingono dall’interno e occhi, braccia, gambe tremano
  5. Più si va avanti nella respirazione e nel lavoro con il terapeuta, più le emozioni antiche rimaste intrappolate nella memoria muscolare vengono scacciate, si evocano suoni, movimenti che evocano immagini, ricordi, ecc.